Hong Kong è entrata in recessione, anche a causa delle proteste degli ultimi mesi

Un'edicola di Hong Kong, 27 ottobre 2019 (Billy H.C. Kwok/Getty Images)
Un'edicola di Hong Kong, 27 ottobre 2019 (Billy H.C. Kwok/Getty Images)

Dopo cinque mesi di proteste anti-governative, e due trimestri consecutivi di calo del PIL, Hong Kong è entrata in recessione per la prima volta negli ultimi dieci anni. Qualche giorno fa, la governatrice Carrie Lam aveva anticipato la notizia dicendo che la situazione era «molto grave» e chiedendo la fine delle violenze.

Giovedì 31 ottobre sono stati presentati i dati economici che hanno confermato il declino dell’economia della regione. Mesi di tensioni politiche e manifestazioni di piazza hanno avuto conseguenze soprattutto nei settori del turismo (meno 40 per cento di visitatori ad agosto) e delle vendite (in calo di quasi un quarto). Lo scorso agosto, il governo della Regione amministrativa speciale cinese aveva rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2019 portandole a una stima annua compresa tra lo 0 e l’1 per cento rispetto a quella precedente tra il 2 e il 3 per cento.