Negli Stati Uniti gli atleti universitari potranno cominciare a guadagnare con gli sponsor

Giocatori di basket dei Michigan State Spartans durante una partita di NCAA contro gli Albion a East Lansing, Michigan
(AP Photo/Carlos Osorio)
Giocatori di basket dei Michigan State Spartans durante una partita di NCAA contro gli Albion a East Lansing, Michigan (AP Photo/Carlos Osorio)

La NCAA (National Collegiate Athletic Association), l’organizzazione che riunisce i campionati studenteschi più importanti e seguiti degli Stati Uniti, consentirà agli atleti dei college, cioè quelli che praticano sport per conto dell’università che frequentano, di guadagnare soldi con le sponsorizzazioni, una pratica finora vietata. La decisione è stata presa all’unanimità ed è arrivata dopo l’approvazione lo scorso settembre di una legge della California che aveva aperto la strada alla pratica: in molti si erano allora chiesti se altri stati avrebbero seguito l’esempio e se la NCAA avrebbe dimostrato una posizione di apertura o avrebbe continuato a opporsi.

La NCAA ha comunque ricordato che gli atleti studenteschi dovranno essere trattati alla pari degli altri studenti. Ha aggiunto che non dovranno essere considerati impiegati dell’università e che dovrà essere mantenuta una «distinzione chiara tra le opportunità scolastiche e professionali».

Negli Stati Uniti gli sport studenteschi sono seguitissimi, soprattutto il football e il basket, ma finora le rigide regole in vigore avevano imposto agli atleti di guadagnare soltanto i soldi della borsa di studio per frequentare l’università.

Gli atleti dei college della California potranno fare soldi