La catena di supermercati sudcoreana GS25 non venderà più le sigarette elettroniche di Juul Labs

(AP Photo/Seth Wenig)
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La catena di supermercati sudcoreana GS25 non venderà più le sigarette elettroniche dell’azienda statunitense Juul Labs. Ieri il ministro della Sanità sudcoreano Park Neung-hoo le aveva definite «un rischio serio per la salute delle persone» e aveva invitato a smettere di fumarle. Negli ultimi mesi infatti centinaia di persone negli Stati Uniti hanno avuto misteriosi malesseri ricondotti all’uso delle sigarette elettroniche: in particolare le autorità sanitarie hanno parlato di 33 morti e 1.479 casi di malesseri.

GS25, la seconda catena di supermercati più popolare della Corea del Sud, ha interrotto in particolare le vendite di tre prodotti di Juul Labs e di uno realizzato da KT&G, la più importante azienda di tabacco sudcoreana; ha aggiunto che smetterà di vendere tutte le sigarette elettroniche se una indagine del governo, che è in corso, stabilirà che sono dannose. KT&G ha detto a sua volta che seguirà le direttive del governo. Juul Labs ha ribadito in un comunicato che le sue sigarette sono sicure: «Speriamo di continuare a dialogare con GS25 per offrire un’alternativa valida ai fumatori adulti in Corea del Sud».

Come è stato scoperto il problema con le sigarette elettroniche