Le cose che gli esseri umani costruiscono

A Bologna c’è la quarta edizione della biennale Foto/Industria, con mostre che parlano delle cose che produciamo, del perché lo facciamo e di dove ci stanno portando

© Matthieu Gafsou / Galerie C / MAPS

A Bologna da oggi 24 ottobre e fino al 24 novembre si potrà visitare la quarta edizione della biennale Foto/Industria, un evento dedicato alla fotografia in ambito industriale organizzato dalla Fondazione MAST. Foto/Industra si sviluppa in 11 mostre di cui 10 allestite in diversi edifici storici della città, e una, Anthropocene, nella sede del MAST, che durerà invece fino al 5 gennaio. Il titolo dell’edizione di quest’anno, che ne definisce i temi, è Tecnosfera; l’uomo e il costruire, dove con tecnosfera si intende l’insieme di tutte le strutture che gli esseri umani hanno costruito per garantire la loro sopravvivenza. Ci sono i lavori di fotografi e artisti – Lisetta Carmi, Luigi Ghirri, Armin Linke, Matthieu Gafsou e Andé Kertesz, tra gli altri – che a un certo punto della loro carriera hanno incrociato questi temi e li hanno affrontati da diverse prospettive.

Si parla quindi di come gli uomini si sono adoperati per vivere nel pianeta, dai processi di costruzione agli aspetti sociali e politici fino all’utilizzo della tecnologia e agli eccessi dello sfruttamento delle risorse terrestri. Come ha spiegato il direttore artistico Francesco Zanot, con la mostra «non interessa solo prendere in analisi cosa costruiamo ma anche come, quando e perché lo facciamo. A partire dalla tecnologia si aprono riflessioni che spaziano negli ambiti della filosofia, dell’antropologia, della storia, dell’economia, dell’etica e della politica».

Oltre ad Anthropocene al MAST – che con 35 immagini in grande formato del fotografo Edward Burtynsky e i filmati di Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier documenta l’influenza dell’uomo sui processi naturali (potete leggerne più estesamente qui) –, gli altri dieci fotografi e artisti protagonisti delle mostre sono: Lisetta Carmi, Luigi Ghirri, Armin Linke, Yosuke Bandai, David Claerbout, Stephanie Syjuco, Matthieu Gafsou, Delio Jasse, André Kertész e Albert Renger-Patzsch. Trovate informazioni su ciascuna mostra all’interno della gallery, ma meritano in particolare quella dedicata a Luigi Ghirri e ai suoi lavori svolti su commissione per Bulgari, Ferrari, Costa Crociere e le ceramiche Marazzi; quella di Armin Linke, alla Biblioteca Universitaria di Bologna, che è un approfondito studio sullo sfruttamento dei fondali marini; e Matthieu Gafsou, che parla invece del transumanesimo, il movimento culturale che sostiene l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive dell’uomo. Qui il programma completo di Foto/Industria, con incontri, visite guidate e eventi e le presentazioni di ciascuna mostra.