Chi vende più smartwatch

Al primo posto c'è Apple, che distacca ampiamente una concorrenza comunque sempre più agguerrita: quali sono i migliori

Quando alcuni anni fa furono messi in vendita i primi smartwatch, sembrava che nel giro di poco tempo non avremmo usato altro, replicando il successo planetario degli smartphone. Le cose sono andate diversamente: la quantità di smartwatch in circolazione è nettamente inferiore a quella degli smartphone e i nuovi dispositivi non si sono affermati come un’alternativa ai cellulari, ma al massimo come un loro complemento. Dopo qualche iniziale esitazione, il mercato degli smartwatch ha comunque iniziato a muoversi più velocemente e si stima che il numero di prodotti venduti sia quasi raddoppiato nel corso dell’ultimo anno, seppure mantenendo volumi molto inferiori rispetto a quelli degli smartphone.

Stimare le vendite degli smartwatch non è molto semplice, perché spesso le aziende che li producono preferiscono fornire dati generici sui “dispositivi indossabili” venduti, comprendendo quindi nel risultato cose come cuffie, auricolari e altri prodotti. Stando ai dati forniti lo scorso agosto da Strategy Analytics, un’azienda che si occupa di analisi di mercato legate al digitale, nel secondo trimestre del 2019 sono stati venduti 12 milioni di smartwatch, con un aumento del 44 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento, secondo gli analisti, è dovuto soprattutto a un maggiore interesse verso gli smartwatch che tengono traccia della propria attività fisica.

Apple
Apple con i suoi Apple Watch continua a essere l’azienda che vende in assoluto più smartwatch: secondo le stime detiene il 46 per cento del mercato, e nel secondo trimestre di quest’anno ha venduto 5,7 milioni di orologi. Il numero è relativamente basso se confrontato con le decine di milioni di iPhone che Apple vende ogni trimestre, ma è comunque rilevante se si considera che il volume di vendite degli smartwatch è piuttosto contenuto.

Apple Watch (AP Photo/Tony Avelar)

Il successo degli Apple Watch è giustificato dalle recensioni estremamente positive ricevute in questi anni, con tutti i principali siti di tecnologia che concordano sul fatto che non esistano smartwatch migliori di quelli prodotti da Apple. La società ha inoltre investito molto sulle funzionalità per migliorare il tracciamento dell’attività fisica, con l’aggiunta di sensori nei nuovi modelli che rilevano meglio parametri come il battito cardiaco.

Gli Apple Watch vendono bene anche grazie al traino fornito dagli iPhone, gli unici smartphone con i quali possono funzionare. Spesso chi ha un iPhone finisce per acquistare un Apple Watch, ma ci sono anche molti casi in cui il desiderio di avere un buono smartwatch per tenere traccia della propria attività fisica spinga a volerne uno di Apple e di conseguenza ad acquistare anche un iPhone.

Per alcuni l’ostacolo più grandi per gli Apple Watch è il prezzo, cosa su cui Apple è intervenuta più volte nel corso degli ultimi anni per offrire modelli base a prezzi più accessibili. Attualmente il modello più economico (Apple Watch Series 3) costa 239 euro e offre molte funzionalità compreso un rilevatore dell’attività cardiaca, il GPS e la resistenza all’acqua. Non costa molto di più di altri smartwatch della concorrenza, e Apple confida possa essere un buon compromesso per attirare nuovi clienti, che in futuro potrebbero spendere di più per i modelli più potenti e costosi.

Samsung
Al secondo posto nella classifica per vendite di smartwatch c’è Samsung, società di elettronica della Corea del Sud famosa soprattutto per essere il venditore del maggior numero di smartphone al mondo. E proprio il successo dei cellulari Samsung contribuisce al successo degli smartwatch, a volte venduti in offerta insieme agli smartphone dell’azienda. Nel secondo trimestre del 2019, Samsung ha venduto 2 milioni di smartwatch, il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: la società è quindi passata dall’avere una quota di mercato del 10,5 per cento al 15,9 per cento.

Galaxy Watch Active2 (Imaginechina via AP Images)

Lo smartwatch più recente di Samsung si chiama Galaxy Watch Active2 e ha ricevuto recensioni piuttosto positive. Non è comparabile a un Apple Watch, né per qualità né per facilità d’uso, ma secondo i principali siti di tecnologia è il miglior smartwatch per Android in circolazione, semplicemente perché non ci sono molti dispositivi di questo tipo decenti per Android.

Active2 funziona anche con gli iPhone, ma non c’è motivo di acquistarne uno per collegarlo a uno smartphone di Apple, visto che ci sono già gli Apple Watch con modelli più economici di quello di Samsung e molto più indicati per funzionare con iOS, il sistema operativo degli iPhone.

Active2 ha tutte le funzionalità che ci si aspettano da uno smartwatch, soprattutto per quanto riguarda il tracciamento dell’attività fisica, ed esteticamente è migliore dei concorrenti nel campionato degli orologi compatibili con Android. Il suo sistema operativo, Tizen, è stato sviluppato da Samsung e offre funzioni base piuttosto semplici, ma a volte non è molto intuitivo e richiede diversi passaggi per cambiare una singola impostazione.

Il nuovo Galaxy Watch Active2 dà il proprio meglio se già si possiede uno degli smartphone più recenti di Samsung, con i quali l’orologio riesce a dialogare meglio e soprattutto a scambiare dati con alcune applicazioni dedicate. A differenza degli Apple Watch, lo smartwatch di Samsung non offre molte app sviluppate da terzi per aggiungere funzionalità all’orologio, e questo potrebbe limitare i casi di utilizzo dell’orologio per qualcuno. La versione più economica costa 299 euro, mentre le edizioni di maggior pregio superano i 400 euro.

Fitbit
Dopo Apple e Samsung, il venditore di smartwatch di maggior successo è Fitbit, società statunitense che esiste da una dozzina di anni e che si è specializzata nei dispositivi elettronici da indossare, soprattutto per rilevare l’attività fisica. Fitbit ha una quota di mercato di quasi il 10 per cento e nel secondo trimestre del 2019 ha venduto 1,2 milioni di smartwatch, in lieve calo rispetto agli 1,3 milioni venduti nello stesso periodo dell’anno precedente.

Fitbit produce innumerevoli smartwatch e tracker, che possono funzionare sia con gli smartphone Android sia con gli iPhone (con qualche limitazione). Da qualche anno ha intensificato la propria presenza nel settore degli smartwatch veri e propri con la serie Versa, che almeno esteticamente si ispira molto agli Apple Watch, a partire dal quadrante rettangolare.

Fitbit Versa 2 (Rachel Murray/Getty Images for Fitbit Local)

Il modello più recente si chiama Versa 2. Fitbit ha aggiunto Alexa, l’assistente vocale di Amazon, che può essere utilizzata per impartire comandi all’orologio, semplificando le interazioni rese un po’ complicate dalle dimensioni del touchscreen che costituisce il quadrante. Il sistema operativo è realizzato da Fitbit e comprende alcune applicazioni sviluppate da terzi, compreso Spotify per ascoltare la musica.

Nel complesso, Versa 2 ha ricevuto buone recensioni, anche se in molti hanno segnalato la scarsa intuitività del sistema operativo e la lentezza nello svolgere alcune operazioni. Lo smartwatch ha in compenso una notevole durata della batteria, fino a 5 giorni, di molto superiore rispetto a quella degli Apple Watch e degli smartwatch di Samsung, che richiedono una carica giornaliera. Il punto in cui Versa 2 dà il meglio è comunque il tracciamento dell’attività fisica, grazie all’esperienza di Fitbit nel settore e alla sua applicazione per smartphone, in circolazione da molto tempo e ritenuta tra le migliori per tenere sotto controllo l’attività sportiva e i progressi raggiunti. Versa 2 non ha però un sistema GPS, quindi se lo si utilizza per correre e si vuole tenere traccia dei propri spostamenti è necessario portarsi dietro lo smartphone cui è collegato. Il modello base costa 199 euro.

Garmin
Diverse aziende si spartiscono il restante 28 per cento circa del mercato degli smartwatch. Tra le più grandi e con una crescente specializzazione nel settore c’è Garmin, un tempo conosciuta soprattutto per i suoi navigatori satellitari e ora sempre più attiva nella produzione e vendita di smartwatch e dispositivi per tracciare la propria attività fisica. Chi acquista un modello Garmin di solito parte con l’idea di avere un buon tracker per lo sport, lasciando in secondo piano altre funzionalità classiche degli smartwatch come la ricezione di notifiche o la gestione di particolari app. Molti modelli Garmin fanno comunque un po’ di tutto, oltre a tenere traccia dell’attività fisica.

Garmin Fēnix 6 Solar

Tra i Garmin più recenti c’è il Fēnix 6X, venduto in un modello classico oppure in una versione con pannello solare, che contribuisce a prolungare la durata della batteria. Garmin dice che con una ricarica sola si possono raggiungere fino a 21 giorni di utilizzo, “che possono estendersi fino a 24 ore in più per settimana utilizzando la ricarica solare”; se però si lascia sempre attiva la modalità GPS la durata della batteria precipita a 15 ore. Sul Fēnix 6X si possono ascoltare la musica con Spotify, ricevere notifiche sui messaggi dal proprio smartphone Android e utilizzare un navigatore. Il modello solare costa 950 euro, quello base parte invece da 600 euro. Garmin vende numerosi altri modelli a prezzi più bassi, che privilegiano comunque l’aspetto sportivo sul resto delle funzionalità per uno smartphone.

Huawei
Huawei, azienda privata cinese famosa soprattutto per i suoi smartphone, ha iniziato a investire in modo più consistente sugli smartwatch nell’ultimo anno, confidando di poter fare maggiore concorrenza a Samsung in un settore diverso ma vicino a quello dei cellulari.

Watch GT 2 (Sven Hoppe/picture-alliance/dpa/AP Images)

La società cinese ha presentato di recente il suo Watch GT 2, uno smartwatch che (bravi, avete indovinato!) privilegia il tracciamento delle attività sportive rispetto al resto. Huawei dice che la batteria del nuovo orologio dura fino a due settimane, ma sulla durata può incidere l’utilizzo del GPS. I Watch GT 2 sono dotati di numerosi sensori e possono anche essere utilizzati per rispondere direttamente alle telefonate parlando nell’orologio. Il nuovo modello, giudicato molto promettente, è disponibile in numerose varianti con un prezzo di partenza di 230 euro.

Xiaomi
Le aziende cinesi si stanno dando molto da fare nel settore degli smartwatch, nel quale intravedono buone opportunità sia nel mercato interno della Cina sia all’estero. Xiaomi, altra società cinese nota per produrre dispositivi di qualità a prezzi molto bassi, vende da qualche tempo lo smartwatch Amazfit Stratos 2, che cerca di essere una via di mezzo tra un classico orologio e un dispositivo per tracciare l’attività fisica.

Amazfit Stratos 2 (Xiaomi)

Funziona sia con gli smartphone Android sia con gli iPhone, e offre diverse funzionalità per tenere traccia di sport specifici come corsa, ciclismo, calcio, escursionismo, nuoto e tennis. Ha il GPS integrato e una durata della batteria fino a 5 giorni. Viene venduto al prezzo di partenza di 230 euro.

Mercato in crescita
Nel complesso, l’offerta di smartwatch sul mercato è piuttosto ampia e comprende ormai modelli per ogni necessità di spesa, con un buon rapporto qualità/prezzo. Il sensibile aumento delle vendite nell’ultimo anno incentiverà probabilmente le aziende a investire ancora di più nel settore, con l’introduzione di nuovi modelli e innovazioni, che potrebbero contribuire a rendere più interessanti questi prodotti anche a chi si è abituato a non portare più un orologio, avendo uno smartphone in tasca per controllare l’ora. Apple manterrà ancora il proprio primato, complici la qualità e la facilità d’uso dei suoi Apple Watch, e il fatto di avere il suo principale concorrente – Samsung – distaccato di molto al secondo posto.

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