Uno dei leader delle proteste per la democrazia a Hong Kong è stato picchiato e ricoverato in ospedale

Le proteste nel quartiere di Admiralty, Hong Kong, 4 ottobre 2019
(Laurel Chor/Getty Images)
Le proteste nel quartiere di Admiralty, Hong Kong, 4 ottobre 2019 (Laurel Chor/Getty Images)

Jimmy Sham, uno dei leader delle proteste per la democrazia a Hong Kong, è stato picchiato e per questo ricoverato in ospedale. Alcune immagini circolate sui social network mostrano Sham a terra su un marciapiede con la testa e le braccia insanguinate. Secondo le prime ricostruzioni Sham è stato picchiato da quattro o cinque persone. È la seconda volta che viene aggredito dall’inizio delle proteste. L’organizzazione guidata da Sham ha dato la responsabilità dell’aggressione ai sostenitori del governo e della Cina, allo scopo di «minacciare e inibire il legittimo esercizio dei nostri diritti naturali e legali». Il gruppo sta chiedendo le autorizzazioni per organizzare domenica una nuova manifestazione, ma queste richieste ultimamente sono sempre negate dalla polizia (e le proteste avvengono comunque, non autorizzate). Amnesty International ha chiesto l’apertura di un’indagine indipendente sull’aggressione.

Jimmy Sham, l’8 settembre 2019 (AP Photo/Kin Cheung)