Whirlpool ha confermato che lo stabilimento di Napoli smetterà la produzione a partire dall’1 novembre

Un corteo di lavoratori Whirlpool a Napoli, 11 ottobre 2019 (ANSA/CESARE ABBATE)
Un corteo di lavoratori Whirlpool a Napoli, 11 ottobre 2019 (ANSA/CESARE ABBATE)

L’1 novembre lo stabilimento di Napoli di Whirlpool, multinazionale specializzata nella produzione di elettrodomestici, smetterà la produzione. Lo ha annunciato l’azienda in una nota dopo l’incontro di martedì tra i dirigenti e il governo a palazzo Chigi, durante il quale il governo avrebbe voluto convincere l’azienda a tornare sulla sua decisione di cedere lo stabilimento, in cui lavorano 420 persone.

Al termine dell’incontro, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha detto ai giornalisti che l’azienda «continua a proporre come unica soluzione una cessione del ramo d’azienda sostanzialmente verso l’ignoto» e che «se Whirlpool continua ad avere un atteggiamento di scelte unilaterali, anche il governo farà le sue scelte unilaterali». La proposta del governo, ha detto Patuanelli, era di lasciare a Whirlpool la possibilità di cambiare il tipo di produzione dello stabilimento per andare incontro alle esigenze dell’azienda e evitando così la cessione, cosa che metterebbe a rischio i posti di lavoro.

A seguito dell’incontro alcuni operai dello stabilimento hanno occupato il tratto di autostrada tra Napoli e Salerno, causando intenso traffico, per protestare contro la decisione di Whirlpool.