Due donne accusate di aver provato a fare esplodere un’autobomba vicino a Notre-Dame sono state condannate a 25 e 30 anni di prigione

Controlli intorno a Notre-Dame, Parigi, 9 settembre 2016 (AP Photo/Francois Mori)
Controlli intorno a Notre-Dame, Parigi, 9 settembre 2016 (AP Photo/Francois Mori)

Due donne accusate di aver provato a fare esplodere un’autobomba vicino alla cattedrale di Notre-Dame, Parigi, il 3 settembre 2016, sono state condannate a 25 e 30 anni di prigione. Ornella Gilligmann, 32 anni, e Inès Madan, 22 anni, sono accusate di far parte di un gruppo terrorista jihadista. Il 3 settembre del 2016 lasciarono in una strada vicino a Notre-Dame una Peugeot 607 piena di taniche di gasolio, che cosparsero anche sull’auto prima di darle fuoco con una sigaretta. Ma considerato che il gasolio è molto meno infiammabile della benzina, l’auto non prese fuoco, nonostante diversi tentativi.

Altre due donne che facevano parte del gruppo jihadista, Sarah Hervouët e Amel Sakaou, sono state condannate a 20 anni di prigione. Una quinta donna, Samia Chalel, è stata condannata a cinque anni per aver aiutato le altre a nascondersi.