Una veduta della conca di Bolzano dopo un violento temporale, 26 luglio 2019 (ANSA/ ROBERTO TOMASI)

Il Consiglio provinciale di Bolzano ha approvato una legge per smettere di usare il nome “Alto Adige” sui documenti ufficiali

Il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige ha approvato una legge proposta dalla giunta per vietare l’uso dell’espressione “Alto Adige” e del relativo aggettivo “altoatesino” nei documenti ufficiali della provincia, sostuendoli con “Provincia autonoma di Bolzano” in italiano e “Autonome Provinz Bozen – Südtirol” in tedesco. Per i sostenitori della legge infatti l’espressione “Alto Adige” ha legami con il fascismo e non rispecchia l’identità dei residenti nella provincia.

La legge è stata approvata con 24 voti favorevoli dei partiti sudtirolesi Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen, un voto contrario di L’Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia e 5 astensioni di Partito Democratico, Verdi, Lega e Team Koellensperger. Non è chiaro, scrive il Corriere della Sera, quali saranno le conseguenze della legge approvata dal Consiglio provinciale sui documenti della Regione Trentino-Alto Adige e in generale sul modo in cui lo stato italiano si riferisce alla regione e alla provincia. La legge, inoltre, può essere ancora impugnata.

Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha commentato l’approvazione della legge così: «Credo che il governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge, l’impugnazione sarebbe un grave affronto, e comunque non ci sarebbero problemi davanti alla Corte costituzionale». Poi ha aggiunto: «Il mio appello è di venirci incontro, io preferisco il termine “Sudtirolo” ma nella Costituzione si parla di “Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol” e di “Provincia autonoma di Bolzano”».

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