
L’Arabia Saudita darà la possibilità ai cittadini di 49 paesi del mondo di ottenere un visto turistico per visitare il paese. La misura verrà annunciata ufficialmente venerdì 27 settembre, ma è già stata anticipata dal ministro del Turismo Ahmad al Khateeb, che ne ha parlato come di un «momento storico». Finora l’Arabia Saudita aveva concesso visti turistici solo per pellegrinaggi religiosi a La Mecca e a Medina, oltre che per viaggi d’affari.
L’apertura al turismo è l’ultima delle riforme volute dal potente principe ereditario Mohammed bin Salman, e rientra in un ambizioso piano chiamato “Vision 2030” che si pone l’obiettivo di rendere l’Arabia Saudita indipendente dall’andamento dei mercati petroliferi entro il 2030 e di riformare gli aspetti più conservatori del paese.
Nei piani del governo, i nuovi visti turistici faranno aumentare il PIL dell’Arabia Saudita dal 3 al 10 per cento entro il 2020. I dettagli saranno spiegati venerdì, ma al Khateeb ha già detto che le donne straniere che visiteranno il paese non saranno obbligate a indossare l’abaya (l’abito tipico delle donne del Golfo Persico, che copre tutto il corpo), che La Mecca e Medina continueranno a essere accessibili solo ai musulmani e che resterà in vigore il divieto di consumare bevande alcoliche.
Medina (Muhannad Fala'ah / Getty Images)