
Malta avvierà un’indagine indipendente sull’omicidio della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia, avvenuto il 16 ottobre 2017 vicino alla città di Bidnija, nel nord del paese. Caruana Galizia fu uccisa a 53 anni nell’esplosione della sua auto, sulla quale era stata messa una bomba probabilmente azionata da un cellulare. Tre uomini – i fratelli George e Alfred Degiorgio e il loro amico Vincent Muscat – sono stati incriminati e saranno processati per l’omicidio materiale ma il mandante non è stato identificato.
A giugno il Consiglio d’Europa – organizzazione con sede a Strasburgo che non ha niente a che fare con l’Unione Europea – aveva criticato duramente le autorità di Malta per non essere riuscite a garantire indagini indipendenti ed efficaci sul caso di Caruana Galizia e aveva chiesto al governo di aprire un’indagine per trovare il mandante. Anche la famiglia della giornalista aveva chiesto più volte l’apertura di un’indagine governativa. L’indagine, che durerà almeno nove mesi, è stata affidata al giudice Michael Malla, che sarà assistito da un docente di legge e da esperti di scienza forense. Il primo ministro maltese Joseph Muscat ha anche offerto una ricompensa da un milione di euro a chi fornirà informazioni che porteranno all’arresto dei mandanti.
I resti dell'auto della giornalista Daphne Caruana Galizia dopo l'esplosione a Mosta, il 16 ottobre 2017 (AP Photo/Rene Rossignaud)