I vincitori del Festival di Venezia

Il Leone d'oro è andato al film "Joker" di Todd Philips; Luca Marinelli ha vinto il premio per il miglior attore, Ariane Ascaride quello per la miglior attrice

(Gian Mattia D'Alberto - LaPresse)
(Gian Mattia D'Alberto - LaPresse)

Sono stati assegnati oggi i premi del 76º Festival del cinema di Venezia: il Leone d’oro, il premio più importante, è andato al film Joker, di Todd Philips. Ji Yuan Tai Qi Hao ha vinto il premio per la Miglior sceneggiatura, per No. 7 Cherry Lane, Ariane Ascaride che recita in Gloria Mundi ha vinto la Coppa Volpi per la miglior attrice; Luca Marinelli, che recita in Martin Eden, quella per il miglior attore. Roman Polanski ha invece vinto il Gran premio della giuria, per il film J’accuse.

La giuria che ha assegnato i premi più importanti era composta dalla regista argentina Lucrecia Martel (presidente), accompagnata dal critico Piers Handling, la regista Mary Harron, l’attrice Stacy Martin, il direttore della fotografia Rodrigo Prieto e i registi Shin’ya Tsukamoto e Paolo Virzì.

Il film vincitore del Leone d’oro ha come protagonista Joaquin Phoenix, che interpreta il famoso antagonista di Batman. Il film è ambientato nel 1981 e racconta come un certo Arthur Fleck, un comico squattrinato di Gotham City, divenne Joker. Uscirà nei cinema italiani il 3 ottobre.

I premi principali del festival del cinema di Venezia

Leone d’oro per il miglior film: Joker, di Todd Philips
Gran premio della giuria: J’accuse, di Roman Polanski
Leone d’argento per la miglior regia: Roy Anderson, per il film About Endlessness 
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Ariane Ascaride, per il film Gloria Mundi
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Luca Marinelli, per il film Martin Eden
Miglior sceneggiatura:  No. 7 Cherry Lane, di Ji Yuan Tai Qi Hao
Premio Marcello Mastroianni (a un attore emergente): Toby Wallace, per il film Babyteeth
Premio speciale della giuria: La mafia non è più quella di una volta, di Franco Maresco
Miglior film della sezione Orizzonti: Atlantis di Valentyn Vasyanovych
Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: You will die at twenty di Amjad Abu Alala

Come ogni anno, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (che giustamente chiamiamo tutti Festival di Venezia) si è tenuta al Lido di Venezia. Il Festival è organizzato dalla Biennale di Venezia, tra le più importanti istituzioni culturali del panorama internazionale, ed è il più antico festival del mondo (arrivò un paio d’anni dopo gli Oscar, che sono però premi e basta, non un festival con proiezioni di film nuovi).

Il Festival è considerato importante sia per il cinema in quanto arte (tre anni fa vinse un film filippino in bianco e nero, lungo più di tre ore, con lunghe inquadrature fisse, lo scorso anno il poetico Roma di Alfonso Cuarón) sia per il cinema dal punto di vista economico e sociale, che dà del lavoro ad alcune persone e ne fa divertire o emozionare altre. Da qualche anno se ne parla come di una “rampa di lancio per gli Oscar” perché capita spesso che i film prestigiosi che vengono presentati finiscano poi per vincere come Miglior film agli Oscar: negli scorsi anni prima ancora che a La forma dell’acqua era successo con Birdman e con Spotlight.