
Sono state ritirate le accuse di corruzione contro Andrej Babiš, primo ministro della Repubblica Ceca. Babiš era stato accusato di corruzione per una questione che riguardava l’uso di fondi europei e coinvolgeva un grande conglomerato industriale di sua proprietà. Non sono state date particolari spiegazioni sul perché siano state ritirate le accuse nei confronti di Babiš: il procuratore che da quattro anni si occupava del caso ha solo fatto sapere di «aver cambiato opinione dal punto di vista legale». Babiš, che il 2 settembre ha compiuto 65 anni, ha detto che è stato «un bel regalo».
Babiš, a volte paragonato a Silvio Berlusconi e Donald Trump, fu eletto in Parlamento nel 2013, con una campagna anti-establishment e anticorruzione, e diventò primo ministro nel 2017 dopo una grande vittoria elettorale del suo partito Azione dei Cittadini Insoddisfatti, liberale e di centrodestra. È anche uno degli uomini più ricchi del paese, proprietario di Agrofert, una holding attiva nel settore alimentare, chimico, dell’agricoltura e dei media. Se fosse stato ritenuto colpevole e condannato, Babiš – nei confronti del quale sono state organizzate di recente grandi proteste – avrebbe rischiato fino a 10 anni di carcere.
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.