La nave Eleonore della ong tedesca Lifeline ha forzato il divieto di entrare in acque territoriali italiane

Migranti a bordo di Eleonore, 31 agosto 2019 (Johannes Filous/picture-alliance/dpa/AP Images)
Migranti a bordo di Eleonore, 31 agosto 2019 (Johannes Filous/picture-alliance/dpa/AP Images)

Lunedì la nave Eleonore della ong tedesca Lifeline ha forzato il divieto di entrare in acque territoriali italiane e si è diretta verso il porto di Pozzallo, in Sicilia. Eleonore era bloccata in mare con a bordo 104 migranti da otto giorni: era stata la prima tra le navi delle tre ong attualmente attive nel Mediterraneo centrale a ricevere il divieto di ingresso in acque territoriali italiane firmato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dalla ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, e dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Fino a domenica sera, ha scritto Repubblica, Eleonore si trovava all’altezza di Malta e aspettava indicazioni del governo tedesco, il suo paese di bandiera.

Lunedì mattina Eleonore è stata affiancata da un’imbarcazione della Guardia di Finanza. I militari sono saliti a bordo per notificare all’equipaggio il provvedimento di sequestro della nave. Poco dopo la nave è approdata a Pozzallo, in provincia di Ragusa, e i migranti sono stati fatti sbarcare.

La decisione di forzare il divieto di ingresso in acque italiane è stata presa dopo la dichiarazione dello stato di emergenza a bordo della nave. Il capitano Klaus Peter Reisch ha detto che a causa delle dimensioni ridotte di Eleonore molti migranti erano stati costretti a dormire all’aperto e legati a imbracature per non cadere in acqua, situazione che aveva reso le condizioni a bordo sempre più precarie.