I curdi siriani hanno iniziato a ritirarsi dai loro avamposti al confine turco siriano a seguito di un accordo tra Turchia e Stati Uniti

(AP Photo, File)
(AP Photo, File)

Le autorità curde hanno annunciato martedì che le loro forze militari hanno iniziato a ritirarsi dagli avamposti al confine tra Turchia e Siria, come previsto da un accordo firmato precedentemente tra Turchia e Stati Uniti. L’accordo, considerato importante per la stabilizzazione delle aree di frontiera, prevede la creazione di una “zona cuscinetto” che dividerà le forze turche da quelle curde, che da anni si combattono nel nord della Siria. Le prime operazioni di ritiro sono iniziate sabato e sono proseguite negli ultimi giorni: non è stata fissata una data definitiva per la messa in sicurezza dell’area.

Per la Turchia la messa in sicurezza del suo confine meridionale è una questione di prioritaria importanza. Il governo turco considera le Unità di protezione popolare (le forze militari curde siriane, più note con la sigla YPG) un’estensione del Partito dei lavoratori turco (PKK), che per decenni ha combattuto per ottenere l’indipendenza dei curdi dalla Turchia. La creazione di una “zona cuscinetto” era stata proposta dagli Stati Uniti per impedire alla Turchia di fare altre incursioni militari contro i curdi nel nord della Siria, come successe nel 2016 e nel 2018. I curdi siriani sono alleati degli Stati Uniti e hanno collaborato con loro nella guerra contro lo Stato Islamico in Siria.