Nike non ridurrà più i compensi delle atlete che sponsorizza se avranno cattivi risultati dopo una gravidanza

Allyson Felix, il 25 luglio 2019, a Des Moines, in Iowa (Andy Lyons/Getty Images)
Allyson Felix, il 25 luglio 2019, a Des Moines, in Iowa (Andy Lyons/Getty Images)

La velocista statunitense Allyson Felix, sei volte medaglia d’oro alle Olimpiadi, ha annunciato su Instagram che Nike non penalizzerà più le atlete con cui ha dei contratti di sponsorizzazione quando rimangono incinte, come invece aveva fatto con Felix, riducendo il suo compenso del 70 per cento per i mesi successivi al parto. L’azienda lo ha comunicato all’atleta in una lettera che poi Felix, che ha partorito lo scorso novembre, ha condiviso.

Sul New York Times, a maggio, Felix aveva raccontato dell’esperienza con Nike e aveva detto: «Ho chiesto a Nike di garantirmi da contratto che non sarò penalizzata se non sarò al mio meglio nei mesi successivi alla gravidanza». Nike però aveva rifiutato, per questo Felix aveva poi chiuso il suo contratto con l’azienda e ne aveva stretto uno con il marchio di indumenti sportivi per donne Athleta. In un comunicato alla rivista Sports Illustrated, Nike ha detto che d’ora in avanti non penalizzerà le atlete per i risultati raggiunti per 18 mesi, di cui circa nove successivi al parto.

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