L’architetto Santiago Calatrava è stato condannato a un risarcimento di 78.000 euro per l’aumento dei costi di costruzione del ponte della Costituzione a Venezia

(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

L’architetto spagnolo Santiago Calatrava è stato condannato in appello dalla Corte dei Conti del Veneto a pagare un risarcimento di 78.000 euro al comune di Venezia per l’aumento dei costi di costruzione del ponte della Costituzione, noto anche come “ponte di Calatrava”. La decisione della Corte, che ha in parte ribaltato la sentenza di primo grado, riguarda quelle che sono state definite “gravi negligenze” di progettazione che contribuirono all’aumento dei costi dai 6,7 milioni di euro stimati inizialmente a oltre 11 milioni. Anche l’ingegnere comunale Salvatore Vento è stato condannato al pagamento di un risarcimento pari a 11.000 euro.

Il ponte della Costituzione fu progettato alla fine anni degli Novanta da Calatrava, ritenuto uno degli architetti più famosi del mondo. Il nuovo ponte era ritenuto necessario come collegamento fra piazzale Roma – il capolinea di auto e mezzi pubblici – e la stazione Santa Lucia, ma i suoi problemi cominciarono già in fase di progettazione – allungando tempi e costi del progetto – e sono continuati anche dopo, rendendo necessari continui interventi per renderlo sicuro e utilizzabile. Nel 2015 la Corte dei Conti del Veneto aveva assolto Calatrava e tre dirigenti del comune di Venezia dall’accusa di danno erariale, stabilendo che le spese non previste dell’opera non fossero attribuibili a errori di progettazione. La nuova sentenza, arrivata dopo gli ultimi interventi correttivi, ribalta invece quella di primo grado.

Per sapere di più sulla costruzione del ponte di Calatrava:

Tutti i guai del ponte di Calatrava a Venezia