La nave della ong spagnola Open Arms ha soccorso altri 39 migranti, ma continua a non avere un porto sicuro dove farli sbarcare

L'arrivo di rifornimenti sulla Open Arms (ANSA/TWITTER/OPEN ARMS)
L'arrivo di rifornimenti sulla Open Arms (ANSA/TWITTER/OPEN ARMS)

Nella notte tra venerdì e sabato la nave della ong spagnola Open Arms ha soccorso 39 migranti su richiesta delle autorità di Malta, che avevano a loro volta ricevuto la segnalazione di un barcone in difficoltà nella loro zona SAR da Alarm phone, call center informale gestito dalla ong Watchformed. I 39 migranti soccorsi si sono quindi aggiunti ai 121 che erano già a bordo.

La Open Arms si trova da giorni nel Mediterraneo senza che le sia indicato un “porto sicuro” dove attraccare. Malta, scrive Repubblica, ha accettato di far sbarcare sulle sue coste solo gli ultimi 39 migranti soccorsi, proposta che è stata però respinta da Open Arms: «Impossibile, la cosa ci ha creato grandi problemi a bordo. Trasferire solo gli ultimi arrivati sarebbe stato inaccettabile per tutti gli altri», ha detto Oscar Camps, fondatore della ong. Per il momento nessun paese si è offerto di accogliere i migranti.