A Hong Kong la polizia ha sparato di nuovo lacrimogeni contro i manifestanti

Manifestanti nel quartiere di Tsim Sha Tsui, Hong Kong (Billy H.C. Kwok/Getty Images)
Manifestanti nel quartiere di Tsim Sha Tsui, Hong Kong (Billy H.C. Kwok/Getty Images)

Sabato sera ora locale la polizia di Hong Kong ha sparato lacrimogeni contro i manifestanti filo-democrazia che si erano riuniti per protestare contro il governo per il decimo weekend consecutivo. Gli scontri, che si sono verificati alla fine di una marcia pacifica, sono avvenuti nei quartieri di Shatin e Tai Wai, dopo che i manifestanti avevano bloccato alcune strade con delle barricate. La polizia ha sparato lacrimogeni anche nel quartiere turistico Tsim Sha Tsui, nel tentativo di disperdere la folla. Uno dei manifestanti ha detto al Guardian che la strategia è quella di rimanere sempre in movimento: quando arriva la polizia, ci si sposta in un altro posto.

Le manifestazioni erano state innescate dal sostegno del governo locale a una legge che avrebbe dovuto facilitare l’estradizione in Cina, ma sono proseguite anche dopo che la legge era stata ritirata. Oggi le proteste sono per lo più rivolte contro l’eccessiva ingerenza del governo cinese nella regione semi-autonoma e contro il governo di Carrie Lam, considerata filo-cinese, e la repressione della polizia.