Gli Stati Uniti si sono ritirati dal trattato sui missili nucleari firmato con la Russia nel 1987

Cioè l’accordo che riguardava missili a media gittata, uno dei più importanti per fermare la cosiddetta “corsa agli armamenti”

Donald Trump (Kim Min-Hee - Pool/Getty Images)
Donald Trump (Kim Min-Hee - Pool/Getty Images)

Gli Stati Uniti si sono formalmente ritirati dal trattato INF (“Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty”), un accordo firmato nel 1987 con la Russia che prevede che nessuno dei due paesi possa avere un certo tipo di missili nucleari. Il trattato, considerato uno dei più importanti nel tentativo di fermare la cosiddetta “corsa agli armamenti”, era oggetto da tempo di discussioni tra Stati Uniti e Russia. Lo scorso febbraio il presidente statunitense Donald Trump e la NATO, alleanza difensiva nata dopo la Seconda guerra mondiale, avevano accusato la Russia di avere violato il trattato e avevano dato al governo russo un ultimatum: la Russia avrebbe dovuto distruggere alcuni missili entro venerdì 2 agosto, in caso contrario gli Stati Uniti avrebbero considerato l’accordo non più valido.

Il trattato INF fu firmato nel 1987 dall’allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, e dal leader dell’Unione Sovietica, Michail Gorbaciov, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente i missili nucleari a media gittata, tra i 500 e i 5.500 chilometri, che potevano essere lanciati da terra. Circa 2.700 missili, Pershing americani e SS-20 sovietici, furono distrutti dopo la firma del trattato.