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  • Sabato 20 luglio 2019

Un rapper molto famoso è detenuto da venti giorni in Svezia

A$AP Rocky è accusato di aver aggredito un ragazzo, ma lui sostiene sia stata autodifesa: ora è intervenuto perfino Donald Trump

A$AP Rocky (Dimitrios Kambouris/Getty Images for Diamond Ball)
A$AP Rocky (Dimitrios Kambouris/Getty Images for Diamond Ball)

A$AP Rocky, uno dei più famosi e apprezzati rapper contemporanei, è detenuto da venti giorni in Svezia, dopo una presunta rissa avvenuta a Stoccolma lo scorso 30 giugno. Dopo vari appelli di cantanti e celebrity americani, oggi è intervenuto direttamente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo una richiesta personale del rapper Kanye West e della moglie Kim Kardashian. Rocky è accusato – per ora solo in modo preliminare – di aver aggredito un ragazzo, ma i suoi legali sostengono che sia stata autodifesa, visto che il rapper era stato seguito e molestato. La detenzione lo ha costretto ad annullare parte del suo tour europeo, compresa la data prevista per lo scorso 17 luglio a Milano.

A$AP Rocky è il nome d’arte di Rakim Mayers: ha 31 anni ed è uno dei più celebrati rapper della sua generazione, uno da nomination ai Grammy e da primi posti nelle classifiche di Billboard. Lo scorso 30 giugno era a Stoccolma, quando è stato protagonista di una rissa tra i membri del suo staff e due ragazzi che lo stavano seguendo. Non è chiaro esattamente cosa sia successo, ma ci sono diversi video dell’episodio, compresi un paio condivisi su Instagram dallo stesso Rocky. In alcuni video si vedono il rapper e i membri del suo staff chiedere ripetutamente ai due ragazzi di smettere di seguirli, senza però riuscire a convincerli. La situazione sembra tranquilla, e le richieste delle guardie del corpo di Rocky non appaiono particolarmente minacciose.

https://www.instagram.com/p/Bzax42UnxN0/

In un altro video, girato da un testimone, si vede invece un membro dello staff del rapper sbattere violentemente a terra uno dei due ragazzi per poi colpirlo ripetutamente con lo stesso Rocky. Gli avvocati del rapper sostengono sia stata autodifesa; in uno dei video precedenti si sente Rocky dire ai due ragazzi: «Non vogliamo fare a botte».

Dopo l’episodio, Rocky si è consegnato spontaneamente alla polizia per essere interrogato, e nei giorni successivi è stato convalidato il suo arresto senza la possibilità di cauzione, per la possibilità che potesse lasciare il paese. Venerdì doveva essere il giorno in cui avrebbe dovuto essere scarcerato o incriminato formalmente, ma i procuratori hanno chiesto e ottenuto una proroga di una settimana per concludere le indagini. La nuova scadenza è il 25 luglio. Assieme a Rocky sono detenuti altri due membri del suo staff.


Nei giorni successivi all’arresto diverse celebrità hanno chiesto che Rocky venisse liberato, da Justin Bieber a Nicky Minaj a Puff Daddy. Il rapper Tyler, the Creator aveva scritto su Twitter che non sarebbe più andato in Svezia, una delle nazioni europee dove l’hip hop statunitense è più popolare.

Parlando ad Associated Press, un membro dell’amministrazione Trump ha spiegato che la modella e imprenditrice Kim Kardashian ha telefonato a Jared Kushner – genero e stretto consigliere di Trump – per chiedergli un intervento della Casa Bianca. Kardashian aveva già in passato collaborato con l’amministrazione per questioni di giustizia mentre West, il marito di Kardashian, è amico di Rocky e noto sostenitore di Trump, che ha incontrato diverse volte.

Kushner ha quindi informato Trump, che ha scritto su Twitter di voler parlare «con il talentuoso primo ministro svedese» per cercare di risolvere la situazione. Trump non ha menzionato Kardashian, bensì West, e ha spiegato che la prima a portare il caso alla sua attenzione era stata sua moglie Melania. Sabato, Trump ha confermato di aver parlato col primo ministro svedese, offrendosi di garantire personalmente che Rocky non avrebbe lasciato la Svezia se scarcerato su cauzione.