In Nuova Zelanda è iniziato il riacquisto delle armi rese illegali dopo gli attentati di Christchurch

Le armi raccolte durante la giornata (New Zealand Police/Getty Images)
Le armi raccolte durante la giornata (New Zealand Police/Getty Images)

Sabato 13 luglio a Christchurch, in Nuova Zelanda, si è tenuta la prima raccolta di armi da fuoco diventate illegali per le restrizioni introdotte dopo gli attentati in due moschee il 15 marzo scorso. I cittadini che volevano consegnare le armi non più legali in loro possesso le hanno portate all’ippodromo Riccarton e le hanno consegnate alla polizia, in cambio di un rimborso.

La Nuova Zelanda, infatti, ha avviato un piano che prevede il riacquisto di alcuni tipi di armi in possesso di suoi cittadini. Il piano prevede lo stanziamento del corrispettivo di circa 120 milioni di euro, che saranno usati per risarcire i proprietari di diversi tipi di armi, per esempio quelle semiautomatiche, il cui utilizzo e la cui vendita sono stati vietati. Il piano prevede che le persone ancora in possesso di armi ora vietate le possano restituire entro il 20 dicembre, ricevendo in cambio una compensazione economica tra il 25 e il 95 per cento del valore dell’arma. Quella di Christchurch è la prima di 258 operazioni di raccolta che verranno organizzate nei prossimi tre mesi in tutta la Nuova Zelanda.