«Ero ubriaco e ho sbagliato»

Su Repubblica di oggi una delle persone che hanno insultato la comandante della Sea Watch 3 si è scusata per le cose orribili che ha urlato venerdì notte

(EPA/SELENE MAGNOLIA/SEA-WATCH HANDOUT)
(EPA/SELENE MAGNOLIA/SEA-WATCH HANDOUT)

Nell’edizione di domenica del quotidiano Repubblica c’è un’intervista di Giorgio Ruta a un 23enne di Lampedusa che venerdì notte era tra le persone che hanno insultato la comandante della nave Sea Watch 3 Carola Rackete, che aveva condotto la nave in porto con a bordo 40 richiedenti asilo disobbedendo al divieto impostole dal governo italiano.

Nei video girati venerdì notte al molo dove ha attraccato la nave si sentono insulti molto pesanti, urlati verso la nave da un gruppo di abitanti dell’isola: alcuni uomini ad esempio auspicano che Rackete e le donne della nave subiscano una violenza sessuale. A proposito degli insulti, l’uomo intervistato da Repubblica ha detto:

Se ne è pentito?
«Ero ubriaco e ho esagerato. Tre tunisini, pochi giorni fa, avevano molestato la mia ragazza ed ero arrabbiato. Però mi dispiace, io non sono questo: avevo soltanto bevuto qualche bicchiere di troppo ».

Cos’è che le dispiace adesso?
Che ho detto delle volgarità su una donna. Però vedere quelli del PD a bordo difendere la capitana, mentre i tunisini sono in giro, perché il centro non ce la fa a tenerli tutti, mi ha dato innervosito.

Rispondendo a Repubblica, l’uomo anche detto di non considerarsi razzista – «ho tanti amici di colore» – e di non aver votato Lega: «ho votato i Cinque Stelle. E penso di rifare la stessa scelta».