A cinque giorni dall’inaugurazione, un nuovo parcogiochi di Roma è stato chiuso per danneggiamenti

A soli cinque giorni dall’inaugurazione, un nuovo “playground” aperto nel Parco Falcone e Borsellino dell’VIII Municipio di Roma è stato chiuso. La notizia è stata data dal Comitato Parchi Colombo, un gruppo di volontarie e volontari che da anni si occupa della cura e della pulizia dei parchi di questa zona della città, tra la via Cristoforo Colombo e la stazione della metropolitana Marconi.

Il parco era stato inaugurato lo scorso 3 giugno dalla sindaca Virginia Raggi, dall’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini Daniele Frongia e alla presenza del presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri, e del presidente del CONI Regionale Lazio, Riccardo Viola. Il progetto era stato realizzato grazie al fondo “Sport e Periferie” stanziato dal governo per il 2015-2017 e trasferito poi al CONI, promotore della riqualificazione: comprende due aree giochi per bambini attrezzate con altalene, giochi a molla, un campo da basket, calcio e pallavolo, una pista per le bici, un’area pattinaggio e altri vari attrezzi.

Dopo cinque giorni il Comitato Parchi Colombo – tra l’altro pubblicamente ringraziato da Raggi durante la cerimonia di apertura – ha scritto un post su Facebook spiegando che le persone che avevano frequentato la nuova area non ne avevano in alcun modo rispettato le regole, danneggiandola e provocando tra le altre cose la rottura del cancello.

«A 5 giorni dall’inaugurazione il parco é chiuso. Ringraziamo chi ignorando i cartelli riempie i cestini perché gli pesa portare fuori la spazzatura, chi lascia spezzare gli alberi o usare quelli appena piantati come porte da calcio spezzandoli al primo tiro, chi lascia svuotare di ghiaia le basi degli attrezzi sportivi, chi lascia andare i bambini in 4 su un altalena omologata per uno, chi da adulto usa il cavalluccio di plastica che regge 30kg, chi ha lasciato arrampicare i bambini fino al canestro, chi fregandosene dei divieti entra con il suo cane, chi ha usato centinaia di palloncini per gavettoni poi lasciati in terra causando il soffocamento per gli uccelli, e infine chi non ha detto nulla al suo bimbo che usava il cancello come una altalena rischiando di rimanerci sotto. Il parco é di tutti e tutti dobbiamo controllare ed intervenire con chi non ha rispetto delle cose comuni. Da soli non ce la possiamo fare. Il parco rimarrà chiuso fino a quando non verrà riparato il cancello».