La Banca d’Italia ha abbassato le stime di crescita per il PIL

La sede della Banca d'Italia a Milano (Gian Mattia D'Alberto / LaPresse)
La sede della Banca d'Italia a Milano (Gian Mattia D'Alberto / LaPresse)

La Banca d’Italia, la banca centrale della Repubblica italiana, ha abbassato le sue stime sulla crescita del PIL nazionale per gli anni dal 2019 al 2021, preannunciando che a luglio potrebbe arrivare un ulteriore abbassamento. La Banca d’Italia ha previsto un aumento dello 0,3 per cento per il 2019, dello 0,7 per cento per il 2020 e dello 0,9 per cento per il 2021. La revisione al ribasso delle stime è dovuta, spiega Banca d’Italia, a una «maggior debolezza della domanda estera osservata negli ultimi mesi e il protrarsi di condizioni di elevata incertezza nei sondaggi presso le imprese». Nella precedente stima, fatta a gennaio, si era parlato di aumenti del PIL dello 0,6, dello 0,9 e dell’1 per cento.