Ignazio Marino è stato assolto dall’accusa di aver diffamato il Movimento 5 Stelle

(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
(ANSA/GIUSEPPE LAMI)

L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino è stato assolto dall’accusa di aver diffamato il Movimento 5 Stelle. Il 21 gennaio del 2015, mentre era ancora sindaco, alla fine di una conferenza stampa rispose agli esponenti del M5S che ne chiedevano le dimissioni che le loro richieste erano le stesse «che facevano il signor Carminati e il signor Buzzi che ora sono in carcere per associazione mafiosa. Il Movimento 5 Stelle, sperando di raccogliere maggiore consenso, fa le stesse richieste della mafia, cioè che gli onesti vadano a casa». In risposta a quelle dichiarazioni, alcuni politici del M5S di Roma (Marcello De Vito, Virginia Raggi, Enrico Stefano, Daniele Frongia, Roberta Lombardi e Gianluca Perilli) denunciarono Marino per diffamazione.

Nel febbraio del 2016 la Procura di Roma chiese l’archiviazione del caso ma il giudice per l’udienza preliminare decise di rinviare a giudizio Marino. Il processo si è concluso il 5 giugno, dopo quattro anni, con l’assoluzione di Marino. «Avventure (o meglio disavventure) come questa – ha scritto Marino su Facebook dopo la sentenza – allontaneranno molte persone motivate e per bene dall’impegno nella vita pubblica del Paese. Alla fine, questo sarà il lascito dell’aggressività di chi vive l’impegno pubblico come una “battaglia per il potere” e non come servizio per il bene comune».