La polizia australiana ha perquisito la sede dell’emittente ABC per indagare sulla diffusione di materiale riservato in un’inchiesta del 2017

Poliziotti a colloquio con i legali di ABC durante la perquisizione

(ABC news)
Poliziotti a colloquio con i legali di ABC durante la perquisizione (ABC news)

Mercoledì 5 giugno la polizia australiana ha fatto irruzione nella sede dell’emittente radiotelevisiva pubblica ABC, a Sydney, per una perquisizione. La perquisizione, motivata da un mandato nei confronti di due giornalisti e del direttore del settore news, rientra nell’ambito di un’indagine su un’inchiesta pubblicata sul sito di ABC nel 2017, che aveva rivelato uccisioni illegittime e altri episodi di cattiva condotta delle forze speciali australiane in Afghanistan. La polizia ha detto che nell’inchiesta di ABC sarebbe stato diffuso materiale riservato.

Martedì la polizia aveva effettuato anche un’altra perquisizione nell’abitazione di una giornalista, un’editorialista del Sunday Telegraph e di altri giornali del gruppo editoriale News Corp – quello della famiglia Murdoch – che nell’aprile del 2018 aveva rivelato un piano segreto del governo australiano per accedere a email, messaggi telefonici e registri bancari dei cittadini senza il loro consenso. La polizia australiana ha specificato che le due perquisizioni non sono collegate, sebbene entrambe siano dovute alla pubblicazione di materiale riservato. Il principale sindacato australiano dei giornalisti, la Media Entertainment and Arts Alliance (MEAA), ha criticato duramente le due perquisizioni, definendole un attacco alla libertà di stampa.