In Sudafrica per la prima volta metà dei ministri saranno donne

L'ex sindaca di Città del Capo e nuova ministra dei Lavori pubblici e delle Infrastrutture, Patricia de Lille
(EPA/NIC BOTHMA)
L'ex sindaca di Città del Capo e nuova ministra dei Lavori pubblici e delle Infrastrutture, Patricia de Lille (EPA/NIC BOTHMA)

Per la prima volta nella storia del Sudafrica, metà dei ministeri sarà affidata a donne. Lo ha annunciato mercoledì 29 maggio il presidente Cyril Ramaphosa, che è stato rieletto di recente per un secondo mandato, dopo che nel febbraio del 2018 era subentrato a Jacob Zuma. Ramaphosa ha anche detto che ridurrà il numero totale dei ministeri da 36 a 28, per limitare lo spreco di risorse e aumentare l’efficienza del governo.

Tra i nuovi membri del governo Ramaphosa ha incluso anche Patricia De Lille, leader del partito di opposizione “Good”, a cui è stato affidato il ministero dei Lavori pubblici e delle Infrastrutture. Mmusi Maiamane, leader del principale partito di opposizione, Alleanza Democratica, ha criticato la decisione di Ramaphosa, sostenendo che abbia incluso De Lille nel governo solo per soddisfare i propri interessi politici e che il paese meriti un governo «che non sia una soluzione negoziata tra le fazioni, ma piuttosto una squadra di individui pronti a a portare avanti il Sudafrica».