Lo storico leader del PKK, Abdullah Öcalan, ha chiesto la fine dello sciopero della fame iniziato mesi fa da molti suoi sostenitori

Sostenitori del PKK con una bandiera di Abdullah Öcalan (AP Photo/Bilal Hussein)
Sostenitori del PKK con una bandiera di Abdullah Öcalan (AP Photo/Bilal Hussein)

Abdullah Öcalan, storico capo del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (più conosciuto con la sigla PKK, partito fuorilegge in Turchia), ha chiesto ai suoi sostenitori di interrompere uno sciopero della fame iniziato mesi fa per chiedere un miglioramento delle sue condizioni di detenzione. La richiesta di Öcalan, che si trova in una prigione turca dal 1999, è stata letta domenica da uno dei suoi avvocati.

La prima a iniziare lo sciopero della fame fu Leyla Güven, parlamentare del Partito Democratico dei Popoli (più noto con la sigla HDP), partito che unisce forze filo curde e di sinistra. Güven chiedeva la fine del regime di isolamento per Öcalan e la possibilità per il leader del PKK di incontrare regolarmente avvocati e familiari. Allo sciopero si erano poi uniti altri parlamentari e detenuti sostenitori di Öcalan.

All’inizio di maggio, per la prima volta in quasi otto anni, a Öcalan è stata data la possibilità di incontrare i suoi avvocati.