Il collettivo Wu Ming, lo storico Carlo Ginzburg e la giornalista Francesca Mannocchi hanno annullato la partecipazione al Salone del Libro di Torino

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Il collettivo culturale di ispirazione marxista Wu Ming, lo storico Carlo Ginzburg e la giornalista Francesca Mannocchi hanno annullato la loro partecipazione al Salone del libro di Torino, criticando la decisione degli organizzatori di ospitare l’editore Altaforte, considerato legato al partito neofascista di Casapound. La polemica era iniziata alcuni giorni fa, quando lo scrittore e giornalista Christian Raimo – collaboratore del direttore del festival Nicola Lagioia – aveva pubblicato un lungo post per criticare la decisione di ospitare Altaforte. Raimo aveva poi cancellato il post e annunciato le sue dimissioni. 

In un post pubblicato sul loro blog, i Wu Ming hanno dato la loro solidarietà a Raimo e scritto che «a Torino si è compiuto un passo ulteriore nell’accettazione delle nuove camicie nere sulla scena politico-culturale italiana». Ginzburg invece ha detto di avere annullato la sua partecipazione «per una scelta politica». In un lungo post su Facebook, Mannocchi ha spiegato la sua decisione parlando esplicitamente della presenza di Altaforte al Salone.