La Procura di Avellino ha chiuso l’indagine bis iniziata dopo che nel 2013 quaranta persone morirono perché un pullman uscì di strada su un viadotto in Irpinia

ANSA/PATRIZIA SESSA
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La Procura di Avellino ha chiuso l’indagine bis iniziata dopo che nel 2013 quaranta persone morirono perché un pullman uscì di strada sul viadotto Acqualonga, in Irpinia. La procura ha deciso, scrive Irpinia News, «il sequestro preventivo delle barriere bordo-ponte installate su 12 viadotti autostradali» della A16, che collega Napoli e Canosa. I viadotti, che al momento continuano a essere aperti al traffico, si trovano tra le uscite di Baiano e Benevento. L’inchiesta bis riguarda la manutenzione del tratto autostradale e, in particolare, delle barriere laterali alla strada. Nel 2013 il pullman precipitò infatti dopo aver sfondato proprio una di quelle barriere.

Oltre a quello di Acqualonga, i ponti alle cui barriere sono stati posti i sigilli sono quelli di Pietra Gemma, Carafone, Vallonato I e II, F.Lenza Pezze, Scofeta Vergine, Sabato, Boscogrande, Francia, Vallone del Duca e Del Varco. Tre dirigenti di Autostrade per l’Italia sono stati iscritti nel registro degli indagati.