Una donna cinese che aveva con sé una chiavetta USB infettata da un virus informatico ha cercato di introdursi nel club privato di Mar-a-Lago durante una visita di Trump

Il club privato di Mar-a-Lago, in Florida. (Joe Raedle/Getty Images)
Il club privato di Mar-a-Lago, in Florida. (Joe Raedle/Getty Images)

Una donna cinese di 32 anni ha cercato di introdursi nel resort privato di Mar-a-Lago, in Florida, durante una visita del presidente statunitense Donald Trump. Secondo la ricostruzione del New York Times, la donna trasportava quattro cellulari e una chiavetta USB infettata da un virus: dopo avere risposto in maniera vaga ad alcune domande degli agenti del Secret Service, l’agenzia che si occupa della protezione dei presidenti americani, è stata fermata e interrogata.

La donna si era presentata con il nome di Yujing Zhang. Era stata inizialmente fatta entrare nel resort perché il suo nome corrispondeva a quello di uno dei membri del club privato di Mar-a-Lago, la cui iscrizione costa 200mila dollari all’anno. In un primo momento Zhang aveva detto di voler usare la piscina, ma poi si era corretta, dicendo di essere stata invitata a un evento dalla United Nations Chinese American Association: la seconda versione aveva insospettito gli agenti del Secret Service, perché per quella sera non era in programma nessun evento organizzato dall’associazione. Zhang è stata infine accusata di aver mentito a un ufficiale federale e di essersi introdotta illegalemente in un’area interdetta al pubblico.