Nei Paesi Bassi il governo perderà la maggioranza al Senato

Il primo ministro olandese Mark Rutte (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)
Il primo ministro olandese Mark Rutte (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

Il 20 marzo nei Paesi Bassi ci sono state le elezioni provinciali: i risultati definitivi non ci sono ancora (lo spoglio è arrivato oltre il 93 per cento dei voti) ma è già chiaro che la coalizione di governo guidata dal primo ministro Mark Rutte perderà la maggioranza al Senato. Nelle elezioni provinciali olandesi infatti si scelgono i membri delle dodici assemblee legislative delle province del paese, che a loro volta nominano i 75 membri del Senato: succederà il 27 maggio. Alle provinciali il partito che è andato meglio è Forum voor Democratie, un partito conservatore ed euroscettico fondato alla fine del 2016. Si stima che nel nuovo Senato avrà 12 seggi; attualmente non ne ha nessuno. La coalizione di governo invece passerà da 38 a 31 seggi: Rutte dovrà cercare il sostegno di altri partiti per far approvare le leggi.

Parlando con i suoi sostenitori, il leader di Forum voor Democratie Thierry Baudet ha criticato duramente le politiche sull’immigrazione di Rutte: «I governi di Rutte hanno lasciato i nostri confini spalancati, lasciando entrare centinaia di migliaia di persone con culture completamente diverse dalle nostre». Secondo gli esperti di politica olandese, Baudet potrebbe decidere di fare un’alleanza con il Partito per la libertà, la formazione di destra radicale guidata da Geert Wilders, famoso soprattutto per le sue dure critiche contro l’Islam. Negli ultimi giorni Baudet è stato criticato per non aver interrotto la campagna elettorale dopo la sparatoria avvenuta a Utrecht lunedì, a differenza degli altri politici olandesi.