La Corte Suprema israeliana ha vietato al leader di un partito di estrema destra di candidarsi alle prossime elezioni: non era mai successo prima

Michael Ben Ari. (GIL COHEN-MAGEN / AFP/ LaPresse)
Michael Ben Ari. (GIL COHEN-MAGEN / AFP/ LaPresse)

La Corte Suprema israeliana ha proibito a Michael Ben Ari, leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, di candidarsi alle elezioni per il rinnovo della Knesset, il parlamento israeliano, il prossimo 9 aprile. Ben Ari è accusato di fomentare il razzismo anti-arabo; è la prima volta che la Corte Suprema esclude dalla corsa elettorale un singolo candidato invece che un’intera lista. La Corte Suprema ha anche annullato l’esclusione della lista araba Balad – United Arab List, che rivendica l’indipendenza della Palestina, e di Ofer Cassif, esponente dell’alleanza israeliana di sinistra radicale Hadash-Ta’al. La decisione della Corte Suprema ha ribaltato quanto stabilito dalla Knesset, che aveva escluso Balad e Cassif e aveva permesso di candidarsi a Ben Ari, considerato un potenziale alleato del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.