Secondo un nuovo documentario di Al Jazeera, il corpo di Jamal Khashoggi fu probabilmente bruciato in un forno nella casa del console saudita a Istanbul

La casa del console saudita a Istanbul. (AP Photo/Lefteris Pitarakis)
La casa del console saudita a Istanbul. (AP Photo/Lefteris Pitarakis)

Secondo un nuovo documentario di Al Jazeera, il corpo del giornalista dissidente Jamal Khashoggi fu probabilmente bruciato in un grosso forno nella casa del console saudita a Istanbul. Il documentario, andato in onda sabato sera, si basa sulle informazioni ottenute dagli investigatori turchi, che secondo Al Jazeera ritengono che i pezzi del corpo di Khashoggi furono portati alla casa del console dentro ad alcune borse. In precedenza, secondo le principali ricostruzioni, era stato ucciso e smembrato da una squadra di sicari all’interno dell’ambasciata saudita a Istanbul. Il forno si trovava all’esterno della casa, ed era simile a un forno a legna come quelli usati nelle pizzerie. Secondo fonti turche citate da Al Jazeera, la cremazione del corpo di Khashoggi avvenne nell’arco di tre giorni.

Khashoggi, opinionista saudita dissidente che viveva negli Stati Uniti, era stato torturato e ucciso lo scorso 2 ottobre dentro al consolato saudita a Istanbul: nelle settimane seguenti, governi e media di tutto il mondo avevano prima sospettato e poi dato per certo che il mandante dell’omicidio fosse stato Mohammed bin Salman, di fatto regnante dell’Arabia Saudita.