Le ricerche degli alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, dispersi sul Nanga Parbat, proseguiranno con dei droni speciali

(pagina Facebook di Daniele Nardi)
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Le ricerche degli alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, che stavano scalando la montagna pakistana del Nanga Parbat e di cui non si hanno più notizie da domenica, proseguiranno con dei droni speciali: il rischio di valanghe è infatti troppo elevato perché parta una spedizione di altri alpinisti, come era stato inizialmente deciso. A causa di problemi legati al pagamento della società che opera i voli, però, le operazioni sono state rimandate a sabato.

L’alpinista basco Alex Txikon, insieme a tre collaboratori, sarà prelevato in elicottero dal campo base del K2, montagna a circa 200 chilometri in linea d’aria, e sarà lasciato il più vicino possibile al luogo in cui è stata avvistata la tenda di Nardi e Ballard sul Nanga Parbat. Da lì, userà dei droni speciali adatti al volo in alta quota per cercare i due alpinisti dispersi. Non partirà quindi la spedizione dei quattro alpinisti russi, guidati da Vassily Pivtsov, che si erano offerti di cercare Nardi e Ballard. A causa di alcuni problemi nel pagamento della società pakistana che gestirà il volo – che pretende il pagamento anticipato, a cui ha quindi dovuto provvedere l’ambasciata italiana – l’operazione è stata quindi rimandata a sabato, perché nel frattempo il meteo è peggiorato.

Ballard e Nardi, che ha 42 anni ed è nato in provincia di Latina, stavano tentando di aprire una nuova via al Nanga Parbat, la nona montagna più alta del mondo, di 8.125 metri, in Pakistan. Il loro obiettivo era arrivare in cima salendo per lo “sperone Mummery”, una parete sul cosiddetto versante Diamir della montagna (quello nord-ovest). L’ultima comunicazione dei due era stata ricevuta tramite telefono satellitare dalla moglie di Nardi domenica: avevano detto che stavano bene e che dopo aver raggiunto i 6.300 metri erano dovuti tornare per il maltempo al campo 4 (C4, cioè la quarta tenda allestita lungo la parete) a circa 6.000 metri. Per i giorni successivi il brutto tempo aveva impedito alle persone al campo base di individuare Nardi e Ballard sulla parete. Giovedì un elicottero ha fatto due ricognizioni sulla parete, individuando la loro tenda coperta dalla neve ma senza avvistare gli alpinisti.