Tutti gli imputati nel processo sull’eredità di Alberto Sordi sono stati assolti

 (ANSA - FILES/JUAN HERRERO / CD)
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Il Tribunale di Roma ha assolto tutti e nove gli imputati nel processo sull’eredità dell’attore Alberto Sordi perché “il fatto non sussiste”. Gli imputati erano accusati di ricettazione e di circonvenzione di incapace ai danni della sorella dell’attore, Aurelia Sordi, morta nel 2014 a 94 anni. La causa era stata avanzata da alcuni familiari dell’attore che avevano accusato nove persone, tra cui il notaio Gabriele Sciumbata, l’avvocato Francesca Piccolella, l’autista dell’attore Arturo Artati e l’avvocato Carlo Farina, di aver raggirato Aurelia Sordi, che non aveva eredi diretti, convincendola a lasciare tutta l’eredità del fratello – circa 50 milioni di euro – alla Fondazione Alberto Sordi e non ai familiari.