Corbyn
(AP Photo/Kirsty Wigglesworth)

Il Partito Laburista britannico chiederà un nuovo referendum su Brexit

Il Partito Laburista britannico chiederà un nuovo referendum su Brexit, ha detto lunedì sera il portavoce del leader del partito Jeremy Corbyn. La proposta di un nuovo referendum sarà accompagnata anche da un piano per Brexit alternativo a quello negoziato con l’Unione Europea dalla prima ministra Theresa May: più morbido e che prevede maggiori legami futuri con la UE. Se il parlamento non approverà il piano dei Laburisti, loro cercheranno di organizzare un nuovo referendum.

L’annuncio di Corbyn è stato fatto dopo che May aveva deciso di rimandare il voto su Brexit previsto per mercoledì 27 febbraio al parlamento britannico, dicendo di volere più tempo per rinegoziare l’accordo con l’Unione Europea oggetto del voto. Con poco più di un mese alla data prevista per Brexit, il 29 marzo, la decisione di May era stata vista da molti come un tentativo di costringere il parlamento ad approvare il suo accordo per evitare di arrivare a fine marzo senza un accordo sulle future relazioni con l’Unione Europea (il cosiddetto scenario “no deal”).

Corbyn ha spiegato che martedì il Partito Laburista presenterà un emendamento che impegna il governo a negoziare un diverso accordo su Brexit, che tra le altre cose comprenda un’unione doganale tra Regno Unito e Unione Europea, l’allineamento alle regole del mercato unico e la permanenza del Regno Unito nelle agenzie europee. Oltre a questo, ha detto Corbyn, il partito sosterrà un altro emendamento che costringe il governo a chiedere un’estensione dei negoziati su Brexit se a metà marzo non sarà ancora stato approvato un accordo. Infine, ha aggiunto Corbyn, se il piano alternativo per Brexit non sarà approvato, i Laburisti presenteranno o sosterranno un emendamento per arrivare a un secondo referendum, dopo quello del 2016 che diede avvio a Brexit.

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