In Sardegna continuano le proteste degli allevatori per il prezzo del latte

(ANSA/ MANUEL SCORDO)
(ANSA/ MANUEL SCORDO)

Per il quarto giorno consecutivo ci sono state in Sardegna proteste da parte degli allevatori contro il crollo del prezzo del latte di capra e di pecora, sceso nelle ultime settimane sotto i 60 centesimi al litro. Gli allevatori stanno protestando in diverse zone della regione, organizzando blocchi stradali, versando grandi quantità di latte in strada, e minacciando che, se non verrà trovata una soluzione al calo del prezzo del latte, bloccheranno i seggi durante le elezioni regionali del 24 febbraio.

Sabato un gruppo di allevatori aveva anche bloccato l’accesso al centro di allenamento della squadra di calcio del Cagliari, chiedendo ai giocatori di unirsi alla loro protesta.  Questi, prima della partita di domenica sera contro il Milan, si erano presentati in campo con una t-shirt con scritto “Solidarietà ai pastori sardi”. Gli allevatori sardi chiedono che il latte di capra e di pecora – venduto prevalentemente all’industria casearia – venga pagato di più ai produttori e sostengono che i grandi produttori di formaggi si siano accordati per fare abbassare i prezzi del latte. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scritto su Facebook che oggi sarà a Cagliari e che ha intenzione di incontrarsi con i manifestanti per ascoltare le loro richieste