L’ex portavoce della sindaca di Torino Chiara Appendino è indagato per estorsione, traffico di influenze illecite e turbativa d’asta

A sinistra, Luca Pasquaretta, l'ex portavoce della sindaca di Torino Chiara Appendino, il 30 giugno 2018; al centro il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e Appendino (ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)
A sinistra, Luca Pasquaretta, l'ex portavoce della sindaca di Torino Chiara Appendino, il 30 giugno 2018; al centro il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e Appendino (ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

Luca Pasquaretta, l’ex portavoce della sindaca di Torino Chiara Appendino, è indagato per estorsione, traffico di influenze illecite e turbativa d’asta. La scorsa estate la procura di Torino aveva cominciato un’altra indagine su Pasquaretta, per via di una consulenza da 5mila euro per una prestazione inesistente alla Fondazione del Salone del Libro: per questo Pasquaretta aveva perso il suo posto di portavoce di Appendino. Secondo le nuove accuse, dice Repubblica, avrebbe poi ricattato Appendino, minacciando di rivelare informazioni compromettenti, per ottenere un nuovo incarico. Dopo aver smesso di lavorare per il Comune di Torino e fino a ieri, Pasquaretta ha lavorato come portavoce della viceministra dell’Economia Laura Castelli, esponente torinese del Movimento 5 Stelle: oggi però Castelli ha annunciato di aver interrotto la collaborazione con lui.

Il primo febbraio i carabinieri della procura di Torino hanno perquisito l’abitazione di Pasquaretta e gli hanno sequestrato computer e cellulare. Pasquaretta è indagato anche per apertura abusiva di luoghi di spettacolo e invasione di terreni per via di un maxischermo allestito nel parco Dora per la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid del 2017, la partita della ressa di piazza San Carlo a causa della quale morirono due persone.