Il governo degli Stati Uniti ha confermato che è stato concordato in linea di principio un accordo di pace con i talebani afghani

Addestramento dei soldati dell'esercito nazionale afghano, Kabul, 31 ottobre 2018 (AP Photo/Rahmat Gul)
Addestramento dei soldati dell'esercito nazionale afghano, Kabul, 31 ottobre 2018 (AP Photo/Rahmat Gul)

L’inviato statunitense per l’Afghanistan, Zalmay Khalilzad, ha detto che i rappresentanti degli Stati Uniti e dei talebani afghani hanno concordato in linea di principio un accordo di pace per mettere fine alla guerra iniziata 17 anni fa. I colloqui, durati sei giorni, si sono svolti la scorsa settimana a Doha, in Qatar, e nelle ultime ore, nonostante non ci fossero conferme ufficiali, c’era molto ottimismo.

Non siamo mai stati così vicini a un accordo di pace tra Stati Uniti e talebani

La bozza di accordo discussa a Doha prevede che in cambio del ritiro progressivo dei soldati statunitensi dall’Afghanistan i talebani accettino un cessate il fuoco e si impegnino a non permettere a gruppi terroristici internazionali di usare il territorio afghano come base per pianificare e compiere attentati contro gli Stati Uniti.

Ieri, domenica 27 gennaio, Zalmay Khalilzad era tornato a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, e aveva riferito dei colloqui al governo afghano. Dopodiché il presidente del paese, Ashraf Ghani Ahmadzai, ha tenuto un discorso alla nazione durante il quale ha ribadito di volere la pace al più presto precisando però che serve prudenza: «La prudenza è importante, quindi non ripetiamo gli errori del passato». Il presidente ha fatto un riferimento indiretto alla guerra russo-afghana del 1979 che si concluse con il ritiro delle truppe sovietiche nel 1989, ma con l’inizio di una guerra civile nel paese.