Il governo ceceno ha arrestato e torturato decine di persone della comunità LGBT

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov (KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov (KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)

Secondo Rete russa LGBT, una ong che si occupa dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, dalla fine di dicembre il governo ceceno avrebbe arrestato decine di persone appartenenti alla comunità LGBT e le avrebbe detenute nella prigione della città di Argun, a est di Grozny: due delle persone arrestate sarebbero morte a seguito delle torture subite dalle forze di sicurezza cecene. Finora non si hanno molte informazioni su quanto successo: la ricostruzione di Rete russa LGBT è stata però parzialmente confermata dal quotidiano russo Novaya Gazeta, uno dei pochi rimasti indipendenti nel paese.

Già in passato il governo ceceno si era reso responsabile di violenze simili. Nel 2017 centinaia di uomini gay erano stati arrestati dalla polizia, portati in prigioni segrete e torturati ripetutamente.

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