Il fotografo Massimo Sestini ha fatto causa al vicesindaco di Trieste per aver usato su Facebook una sua famosa fotografia

"Operazione Mare Nostrum" (EPA/MASSIMO SESTINI/ANSA)
"Operazione Mare Nostrum" (EPA/MASSIMO SESTINI/ANSA)

Il fotografo italiano Massimo Sestini ha fatto causa al vicesindaco di Trieste Paolo Polidori per aver utilizzato in modo improprio e senza riferirne l’autore una sua famosa fotografia. Polidori, diventato celebre qualche giorno fa per essersi vantato di aver buttato le coperte di un senzatetto, aveva pubblicato su Facebook un lungo commento molto critico nei confronti dei sindaci che si sono opposti al decreto sicurezza. A corredo del post aveva usato la fotografia “Operazione Mare Nostrum”, scattata da Sestini al largo delle coste della Libia nella primavera del 2014 e diventata una delle più famose immagini della crisi migratoria nel Mediterraneo Centrale. Nel 2015 la fotografia aveva vinto il secondo premio al 58esimo World Press Photo.

“Operazione Mare Nostrum” (EPA/MASSIMO SESTINI/ANSA)

Sestini ha chiesto al vicesindaco di Trieste 30 mila euro di danni per aver utilizzato la fotografia senza il suo permesso e senza averne riportato correttamente l’autore. Ma nella lettera inviata dal suo avvocato a Polidori, Sestini contesta anche un uso improprio della sua immagine: «La violazione principale che contestiamo insieme al mio assistito riguarda però il diritto morale d’autore», è scritto nella lettera. «L’immagine è stata usata anche altre volte, abbiamo dei contenziosi in atto, ad esempio, con Fratelli d’Italia e il Movimento 5 Stelle. La fotografia parla dei migranti e ne parla in un certo modo, decontestualizzare l’immagine contro il suo stesso significato e strumentalizzarla per i propri fini politici va contro ciò che l’autore voleva esprimere». Polidori ha rimosso da Facebook il post che conteneva l’immagine.