Il governo britannico ha perso un altro voto su Brexit in Parlamento

(Dan Kitwood/Getty Images)
(Dan Kitwood/Getty Images)

Martedì sera il governo britannico ha perso un altro voto su Brexit in Parlamento, perché 20 parlamentari Conservatori hanno votato con l’opposizione, contravvenendo agli ordini di partito. Il voto riguardava un emendamento presentato dai Laburisti che – in caso di un’uscita senza accordo dall’Unione Europea – impedirà al governo di intervenire su certe tasse senza il consenso del Parlamento.

Nei fatti, spiegano i giornali britannici, l’emendamento non avrà grosse conseguenze per costringere il governo a trovare un accordo su Brexit con l’Unione Europea, ma la vittoria dell’opposizione con il sostegno di 20 parlamentari della maggioranza è un segnale importante. I Conservatori che hanno votato a favore dell’emendamento – approvato con 303 voti contro 296 – hanno spiegato di averlo fatto per mostrare che il Parlamento non permetterà al governo di lasciare l’Unione Europea senza un accordo, uno scenario ritenuto da tutti molto rischioso per l’economia britannica. La minaccia dei parlamentari “ribelli”, concretamente, è quella di votare con l’opposizione in tutte le circostanze decisive per Brexit, in modo da togliere al governo l’ultima parola sulle decisioni più importanti. Il 15 gennaio, comunque, il Parlamento dovrà votare nuovamente sull’accordo trovato dal governo con l’Unione Europea a fine 2018: se sarà approvato non ci sarà più il rischio di un’uscita dalla UE senza accordo.

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