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  • Lunedì 24 dicembre 2018

Le indagini sui droni a Gatwick

Si sta continuando a indagare su quello che è successo la scorsa settimana nel secondo aeroporto più importante del Regno Unito, ma siamo ancora in alto mare

Passeggeri all'aeroporto di Gatwick, 21 dicembre (Jack Taylor/Getty Images)
Passeggeri all'aeroporto di Gatwick, 21 dicembre (Jack Taylor/Getty Images)

La polizia britannica sta continuando a indagare su quello che è successo la scorsa settimana all’aeroporto londinese di Gatwick, il secondo più importante del Regno Unito da cui passano oltre 100mila passeggeri al giorno. L’aeroporto è rimasto chiuso per più di trenta ore a causa di alcuni avvistamenti di droni vicino alle piste, una cosa inusuale e soprattutto vietata e pericolosa. Finora le indagini hanno portato a poco o niente: due persone arrestate sono state rilasciate domenica e finora non sono stati realizzati altri arresti.

La polizia sembra essere in alto mare: Jason Tingley, capo della polizia del Sussex, ha detto che c’è «sempre la possibilità che non ci sia stata alcuna reale attività di droni» all’aeroporto di Gatwick, nonostante per ora la principale linea investigativa continui a essere quella originale (Tingley è stato poi smentito da una fonte nel governo, che ha definito legittimi gli avvistamenti).

Non ci sono video o foto che mostrino i droni sorvolare l’aeroporto di Gatwick, ma le testimonianze di molte persone vengono comunque ritenute credibili dagli investigatori. La polizia ha detto che sta analizzando un drone danneggiato trovato vicino al perimetro settentrionale dell’aeroporto, che potrebbe essere uno di quelli avvistati la scorsa settimana: gli investigatori stanno cercando qualcosa che colleghi il drone al suo proprietario, ma la pioggia degli ultimi giorni potrebbe avere cancellato le prove.

Intanto le due persone arrestate venerdì scorso e identificate dai tabloid britannici come Paul Gait, 47 anni, e Elaine Kirk, 54 anni, sua moglie, sono state rilasciate dopo avere collaborato con la polizia. Non sono state incriminate e gli investigatori hanno escluso che possano essere i responsabili dell’azione coi droni. La polizia ha anche detto di avere individuato altri sospettati e di voler continuare le indagini casa per casa nella zona vicino all’aeroporto. L’aeroporto di Gatwick intanto ha offerto una ricompensa di 50mila sterline (circa 55mila euro) per chiunque abbia delle informazioni che possano portare all’arresto dei responsabili.

Gli avvistamenti dei droni sull’aeroporto di Gatwick erano avvenuti tra mercoledì sera e venerdì sera della scorsa settimana e avevano causato la cancellazione di più di 800 voli, con conseguenze anche per altri voli europei. I passeggeri interessati dai disagi erano stati circa 140mila e i danni economici all’aeroporto sono stati stimati in «milioni di sterline», ha scritto il Guardian.