La Germania ha accettato di risarcire circa 1000 ebrei che nel 1938 – da bambini – scapparono dalle persecuzioni naziste

Una statua dedicata ai bambini scappati dalla Germania con l'operazione Kindertransport a Berlino, in Germania (AP Photo/Markus Schreiber)
Una statua dedicata ai bambini scappati dalla Germania con l'operazione Kindertransport a Berlino, in Germania (AP Photo/Markus Schreiber)

La Germania ha accettato di risarcire circa 1000 ebrei che nel 1938 – da bambini – scapparono dalle persecuzioni naziste con treni diretti prevalentemente verso il Regno Unito, nella cosiddetta operazione Kindertransport. La notizia è stata data dalla Conference on Jewish Material Claims Against Germany, un’associazione statunitense che da anni trattava col governo tedesco per ottenere i risarcimenti.

Dopo la cosiddetta Notte dei cristalli, quando centinaia di ebrei tedeschi vennero uccisi dai nazisti e migliaia di sinagoghe vennero bruciate, tantissimi ebrei tedeschi preoccupati per il loro futuro mandarono i figli all’estero (la maggior parte nel Regno Unito). Per alcuni mesi, a partire dal dicembre 1938, furono organizzati treni carichi di bambini ebrei per portarli fuori dalla Germania: si stima che in tutto circa 10.000 persone abbiano lasciato il paese in quel modo, spesso quando avevano solo pochi anni e affidati alla cura di bambini poco più grandi di loro. Si stima che circa 1.000 di loro siano ancora vivi oggi: a ognuno di loro il governo tedesco pagherà 2.500 euro di risarcimento per le sofferenze causate. Le richieste di risarcimento potranno essere fatte a partire dal prossimo gennaio.