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  • Giovedì 22 novembre 2018

La Torre di Pisa si è raddrizzata ancora un po’

I lavori per stabilizzarla svolti negli anni Novanta hanno portato a risultati migliori del previsto

La Torre di Pisa in piazza dei Miracoli, Pisa, Italia (Franco Origlia/Getty Images)
La Torre di Pisa in piazza dei Miracoli, Pisa, Italia (Franco Origlia/Getty Images)

Nell’ultima ventina di anni, la Torre di Pisa ha lentamente ridotto la sua pendenza di circa mezzo grado rispetto all’asse verticale, migliorando la sua stabilità complessiva. La notizia è stata diffusa dal Gruppo di sorveglianza, il gruppo di lavoro che si occupa di tenere sotto controllo la Torre e di registrare l’andamento della sua pendenza. Il recupero è stato reso possibile grazie al lavoro di restauro e messa in sicurezza svolto a partire dagli anni Novanta.

La costruzione della Torre di Pisa iniziò nell’estate del 1173 e quasi da subito fu notato che qualcosa nella realizzazione dell’edificio non stava procedendo come previsto. I lavori furono interrotti una prima volta mentre si stava costruendo il terzo piano a causa dei cedimenti nel terreno, costituito per lo più di argilla. Solo nel 1275 i lavori furono ripresi, costruendo nuovi piani che cercarono di raddrizzare la Torre, incurvandosi dal lato opposto rispetto a quello verso cui pendeva. Il completamento del campanile avvenne poi nel XIV secolo, con l’aggiunta della cella per le campane.

Nel corso dei secoli la Torre di Pisa ha avuto periodi di maggiore e minore pendenza, per lo più dovuti al progressivo assestamento del terreno su cui sono costruite le sue fondamenta. Negli anni Novanta dello scorso secolo il rischio di un crollo aumentò sensibilmente, con uno spostamento orizzontale tra la sommità e la base di 4,47 metri (4,5 gradi). Furono quindi avviati lavori di consolidamento che richiesero 10 anni, con l’impiego di contrappesi, anelli di ferro e tiranti per controbilanciare la torre. Fu anche consolidata la base, in modo da renderla meno cedevole.

I lavori furono affidati a un Comitato internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa, istituito appositamente per questo scopo e al quale lavorò Michele Jamiolkowski del Politecnico di Torino, cui viene attribuito da tempo il successo dell’iniziativa e dell’operazione di recupero. Un successivo lavoro di restauro delle superfici della Torre fu terminato nel 2011.

Ora Nunziante Squeglia, docente di geotecnica presso l’Università di Pisa e coinvolto nel Gruppo di sorveglianza, ha spiegato che la Torre di Pisa ha recuperato nel complesso mezzo grado e che il campanile è diventato ancora più stabile di quanto auspicato negli anni Novanta, quando furono avviati i lavori. La Torre è sottoposta a un controllo costante, per registrarne le oscillazioni e valutare l’andamento della sua inclinazione.

E ora il bonus che stavate aspettando tutti.

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