L’Interpol ha eletto il suo nuovo presidente

È il sudcoreano Kim Jong-yang, che ha battuto a sorpresa il candidato della Russia e vicino a Vladimir Putin, dato per favorito

(FRED DUFOUR/AFP/Getty Images)
(FRED DUFOUR/AFP/Getty Images)

L’Assemblea generale dell’Interpol in corso a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha eletto il sudcoreano Kim Jong-yang come nuovo presidente dell’organizzazione di polizia criminale internazionale. Kim ha battuto il candidato della Russia, Alexander Prokopchuk, che negli scorsi giorni era stato dato come favorito da numerosi osservatori, tra grandi preoccupazioni.

All’elezione hanno partecipato centinaia di delegati provenienti da 195 paesi del mondo, compresi 85 capi di polizia e ministri. Il nuovo presidente è stato eletto a poche settimane di distanza dall’arresto in Cina del precedente presidente dell’Interpol, Meng Hongwei, sparito diversi giorni dopo avere intrapreso un viaggio da Lione, in Francia, verso la Cina. Meng Hongwei era stato arrestato dal regime cinese in quanto sospettato di corruzione – su cui sono circolati molti scetticismi – e le sue dimissioni erano state rapidamente accettate dall’Interpol.

La vicenda di Meng Hongwei e la possibilità che potesse essere eletto un presidente di nazionalità russa, e molto vicino al presidente Vladimir Putin, avevano fatto riemergere critiche e perplessità nei confronti dell’Interpol in generale e della mancanza di trasparenza nella gestione dell’organizzazione. Negli ultimi anni i regimi autoritari hanno via via acquisito più potere e controllo all’interno dell’Interpol, complicando le stesse attività di polizia internazionale. Kim resterà in carica per due anni, cioè fino al termine del mandato che sarebbe spettato al suo predecessore.