La Cina ha confermato l’arresto di Meng Hongwei

Il presidente dell'Interpol scomparso da giorni è sotto indagine, ma non sono ancora note le accuse nei suoi confronti

Il presidente dell'Interpol Meng Hongwei all'Interpol World congress del 4 luglio 2017, a Singapore (AP Photo/Wong Maye-E, File)
Il presidente dell'Interpol Meng Hongwei all'Interpol World congress del 4 luglio 2017, a Singapore (AP Photo/Wong Maye-E, File)

Il governo cinese ha confermato di avere arrestato Meng Hongwei, il presidente dell’Interpol di cui non si hanno più notizie dallo scorso 25 settembre. Meng, che ricopriva anche la carica di viceministro della Sicurezza in Cina, aveva smesso di dare notizie di sé lo scorso 25 settembre, dopo avere intrapreso un viaggio da Lione (Francia) verso la Cina. Domenica 7 ottobre, l’Interpol aveva annunciato di avere ricevuto le dimissioni di Meng con effetto immediato. Il governo cinese non ha fornito molti altri dettagli, ma la Commissione di sorveglianza nazionale che si sta occupando del caso è di solito impegnata in indagini su vicende di corruzione. Meng fino a poco tempo fa godeva della fiducia del governo cinese, quindi non è chiaro quali elementi siano emersi nei suoi confronti tali da metterlo sotto indagine. Negli ultimi mesi, le attività della Commissione si sono intensificate nell’ambito di un’iniziativa nazionale per contrastare la corruzione.

La moglie di Meng ha detto di non ricevere da giorni informazioni sul marito e dice di temere per la sua incolumità. L’Interpol ha intanto provveduto a sostituire Meng con il suo vicepresidente, il sudcoreano Kim Jong-yang, in attesa di eleggere un nuovo presidente durante la prossima assemblea generale, che si terrà tra un mese a Dubai. L’Interpol coordina le attività di polizia tra i suoi membri, soprattutto per quanto riguarda la segnalazione di sospetti e persone ricercate, mentre non ha il potere di inviare propri agenti in altri paesi.