Fino al prossimo 10 marzo al museo MAXXI di Roma si potrà visitare una mostra sui lavori del fumettista romano Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech. È la prima mostra personale di Zerocalcare e ci saranno copertine, poster, illustrazioni e tavole originali dei suoi libri.
La mostra si intitola Scavare fossati, nutrire coccodrilli ed è divisa in quattro sezioni: Pop, Tribù, Lotte e Resistenze, Non-reportage.
Pop raccoglie le illustrazioni a colori e le strisce del blog di Zerocalcare, che aprì nel 2011, con molti racconti autobiografici da cui, spiegano gli organizzatori della mostra, «emerge un ritratto lucido e tagliente della sua generazione, una generazione nata agiata che ha visto trasformare i diritti conquistati dai propri padri in privilegi per pochi».
In Lotte e Resistenze si trovano lavori degli ultimi vent’anni sui movimenti di protesta, i fatti di cronaca e di politica – «dalle numerose aggressioni dei gruppi neofascisti degli ultimi anni, alle manifestazioni antirazziste, alle battaglie per i diritti civili» – insieme ai lavori realizzati per giornali italiani come la Repubblica, Internazionale e l’Espresso.
Nella sezione Non-reportage si parte dal lavoro di Zerocalcare sul G8 di Genova del 2001, che ispirò il suo primo fumetto quando ancora frequentava il liceo, e si arriva ai racconti successivi su fatti di cronaca nazionale o internazionale, come nel caso dei racconti sulla resistenza della popolazione curda nella zona di confine tra Turchia, Iraq e Siria che sono raccolti nel libro Kobane Calling.
E infine Tribù, sull’«attività dell’artista legata al mondo del punk e dell’underground».